Agnello alla gravinese
Agnello in umido alla gravinese, U Calaridd, U Calariedde, Calariello, Caldariello.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Nella tradizione popolare murgiana, il “calariello” veniva preparato durante il periodo primaverile, in cui abbondano tante erbe spontanee. Gli ingredienti di questa specialità sono la carne di agnello (di razze autoctone allevate al pascolo, quali l’Altamurana, la Gentile di Puglia e la Leccese), verdure campestri miste (senape, cicoriella, cardoncelli, bietoline selvatiche, finocchietto selvatico, borragine), cipolle sponsali, pomodori rossi, coste di sedano e scamorza di pecora o pecorino.
Per questa specialità non si usa l’agnello da latte bensì l’agnellone o la pecora. La carne viene lavata e tagliata in grossi pezzi; successivamente, in un tegame di rame, viene posta insieme alle verdure campestri, i pomodori ed il sedano tagliati a pezzi, e si lascia cuocere il tutto con coperchio per circa 80 minuti a fuoco lento. Prima del termine della cottura, si aggiunge un peperoncino fresco e della scamorza di pecora o pecorino a pezzi.
- Sagre e feste paesane;
- “Sagra dell’agnello e del formaggio” a Minervino Murge (BAT), l’ultima settimana di aprile;
- Nel 1997, l’Università della terza età di Gravina in Puglia ha curato la pubblicazione del libro “U Calaridd. Cucina Gravinese, Cultura, Tradizioni e Storia”, all’interno del quale è riportata la ricetta dell‘agnello alla gravinese;
- ‘U Calaridd’ in un video spot dell’emittente televisiva La7.