Ambrosia di arance
Fonte immagine: intavoliamo.it.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Liquore di colore arancio e dall'aroma molto intenso grazie alle ottime arance coltivate nella zona del promontorio del Gargano, in particolare nel territorio di Rodi Garganico (FG).
I metodi di lavorazione tradizionale prevedono anzitutto che si proceda all’estrazione degli aromi dell’arancia attraverso i vapori dell’alcol. Per effettuare questa operazione si fa ricorso a contenitori in acciaio inox a chiusura ermetica. Si procede al filtraggio dell’aroma e all’aggiunta di uno sciroppo a base di acqua e zucchero. Dopo venti giorni il liquore è pronto per essere nuovamente filtrato ed imbottigliato in bottiglie di vetro con il tappo di sughero.
Da tempo immemore radicata nella tradizione enogastronomica del Gargano, l'ambrosia alle arance è una profumata prelibatezza che fa venire voglia di scoprire la terra da cui è nata e alla quale è profondamente legata.
Ben cinquecento anni prima della nascita di Cristo, Saffo, in alcuni scritti, nominò una bevanda straordinaria dalle proprietà portentose: l'ambrosia, appunto. C'è a chi piace pensare che l'ambrosia cui fece riferimento la poetessa sia proprio quella ottenuta dalle arance del Gargano. Vero o no, sono in molti a considerare il liquore pugliese una sorta di elisir di lunga vita.
In distribuzione moderna, al dettaglio tradizionale e in negozi specializzati.
- L’ambrosia di arance è sovente presente in fiere e sagre tradizionali dei paesi pugliesi, come accompagnamento alle pietanze principali. Un esempio è la “Sagra del Tacchino” di Palo del Colle (BA) dove, tra gli altri liquori, è servita per la degustazione l’ambrosia d’arance;
- L’ambrosia di arance sul portale dedicato ai prodotti delle piccole aziende italiane, intavoliamo.it;
- L’ambrosia di arance sul portale di promozione della Puglia, puglia.com.
Aspetti nutrizionali
Valore energetico: 411 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile