Anisetta
Liquore all’anice.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Verso la fine dell’800 la tecnologia per la distillazione dell’alcol aveva fatto grandi passi aventi ed è in questo periodo che, anche in seguito all’aumento della produzione vinicola, vengono impiantati in Puglia i primi stabilimenti industriali; nel 1890 se ne contano 186, dei quali 50 nella sola provincia di Lecce.
Di seguito si riportano informazioni estratte dal contributo “L’industria della Distillazione a San Cesario di Lecce e il costituendo Museo dell’Alcol” (Monte et al., 2006): «La storia della distillazione a San Cesario di Lecce ha inizio con Carmine De Bonis. Le prime distillerie di San Cesario erano di modeste dimensioni, probabilmente dotate di un semplice alambicco. Nel 1910 erano quattro: quella gestita insieme da Carmine De Bonis e da Pietro Pistilli, quella di Nicola De Giorgi e quella di Luigi Laudisa. La “Ditta Nicola De Giorgi” è stata presente sui mercati per circa novant’anni ed i suoi prodotti erano noti a livello nazionale ed internazionale. Il liquore che più la rese famosa fu l’“Anisetta” già prodotta sin dal 1919, tanto che nel 1920 il re Vittorio Emanuele III concesse alla Ditta “De Giorgi” il Brevetto della Real Casa (20 luglio 1920) (fig. 1). […]
L’Anisetta per la distilleria “De Giorgi” era all’inizio un liquore in sperimentazione, ma ben presto De Giorgi riscosse molto successo, ottenendo numerosi riconoscimenti a esposizioni e fiere del settore (fig. 2, 3, 4)».
- Nel 2007 il Comune di San Cesario di Lecce (LE) ha redatto un progetto per il restauro e la conservazione della distilleria “Casa De Giorgi”, per destinarla a Museo dell’alcol. Il processo di recupero è durato diversi anni, ma oggi il sito è accessibile al pubblico ed è luogo di eventi e convegni;
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