Boccione minore
I crestalle, cristall, cristola, cristàuli, fògghia crassa, fogghie de Santa Marie, sogra, cicurèdda duce, cresta di jàddu, attiallico, spargani (stracci) de la Madonna.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Nella Grecia salentina il boccione minore costituisce una delle dieci verdure con cui si prepara un piatto antico e povero chiamato il “foja mmisca” (foglie mischiate). Un modo di consumare le verdure miste è insieme al purè di fave (“fave e fogghie”) dove si abbina il sapore amaro delle verdure con il dolce delle fave.
Un proverbio di Manduria recita: “Zzanguni e cristoli a nsalata - cu llu pani fattu a casa - ti fannu passari na bona sirata” (“Grespini e boccioni in insalata - con il pane fatto in casa - ti fanno passare una buona serata).
Bianco (1989) ha pubblicato “Specie erbacee della flora infestante pugliese utilizzabili come ortaggi e piante da condimento” (fig. 1)
Nel quadriportico del Monastero di S. Maria della Consolazione di Martano (LE), dove ha sede una comunità monastica rimasta fedele al programma di vita tracciato da San Benedetto nella sua regola (“ora et labora”), è ospitata una mostra di erbe medicinali raccolte in situ a cura di Fra Domenico Palombi, come raccontato in “La comunità monastica di Santa Maria della Consolazione e la figura di Fra Domenico Palombi, esperto conoscitore e studioso di erbe officinali”.
Il mensile Realtà Nuove (1995) di Mola di Bari ha pubblicato la guida al riconoscimento e ricette delle piante spontanee “I fogghie de fore” (fig. 2).
- Raduno alla scoperta delle erbe selvatiche in cucina a Martina Franca (TA).
Aspetti nutrizionali
(*) Dal libro “Piante spontanee nella cucina tradizionale molese” (Bianco et al., 2009).