Boccione minore

I crestalle, cristall, cristola, cristàuli, fògghia crassa, fogghie de Santa Marie, sogra, cicurèdda duce, cresta di jàddu, attiallico, spargani (stracci) de la Madonna.

Il boccione minore, Urospermum picroides (L.) F.W. Schmidt, noto a Mola di Bari come “i crestalle”, costituisce una delle dieci verdure con cui si prepara un piatto antico e povero chiamato il “foja mmisca” (le foglie mischiate) nella Grecìa salentina. Vegeta fino a 800 m di altitudine in campi incolti, prati aridi, nei pressi dei ruderi e lungo i bordi stradali. Le foglie basali commestibili si raccolgono da dicembre fino all’inizio della primavera. Dalla radice si possono estrarre sali con proprietà sedative e antispasmodiche. Le foglie più tenere vengono lessate e condite, da sole o insieme ad altre verdure oppure saltate in padella con olio e aglio. Il sapore dolce delle foglie permette il consumo crudo in insalata da sola o mista ad altre verdure (Bianco et al., 2009).

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 24 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile
100 g di parte edibile, riferiti al peso fresco (p.f.), presentano 40 mg di acido ascorbico; si rileva inoltre un bassissimo contenuto di nitrati, in media 140 mg/kg p.f. 

(*) Dal libro “Piante spontanee nella cucina tradizionale molese” (Bianco et al., 2009).

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Bibliografia