Capperi sott'aceto


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I boccioli fiorali del cappero (Capparis spinosa L. e C. ovata Desf.) si presentano sodi, di colore verde bottiglia, con il tipico sapore piccante e vengono impiegati per condire carni, pesce, insalate, sulle pizze e come ingredienti in svariate salse. È importante evitare di scaldare in modo eccessivo i capperi che, a contatto con il calore, perdono gran parte della loro peculiari caratteristiche e pertanto bisognerebbe aggiungere i capperi il più tardi possibile nella preparazione delle pietanze calde.

Il prodotto all’atto dell’immissione al consumo si presenta in vasetti di vetro di diversa grandezza.

I capperi vengono raccolti a mano generalmente la mattina ad intervalli quasi settimanali per complessive 8-12 raccolte. Dopo la raccolta si lavano per togliere ogni traccia di polvere e si lasciano asciugare su un panno pulito. Si mettono a bagno in una soluzione di aceto e sale sufficiente a coprire i capperi. Si consumano dopo almeno un mese. Molto buoni sono anche i frutti purché raccolti quando sono ancora di piccole dimensioni. Si conservano solitamente sotto aceto, ma con un liquido dall'acidità più leggera, poiché si consumano solitamente come stuzzichino con l'aperitivo, come dei cetriolini. In alternativa si possono usare per conferire l’aroma di cappero a varie salse. Nel mercato il valore dei capperi decresce con il crescere della dimensione dei boccioli. Infatti sono commercializzati in base alla dimensione con una scala da 7 a 16 (indicanti il diametro espresso in millimetri). Si possono anche mangiare i getti apicali che si conservano sott'olio o sott'aceto e possono essere aggiunti alle insalate per dare un pizzico di sapore in più.

La pianta del cappero è utilizzata in cucina da lungo tempo. Ne parlano numerosi autori greci e latini. Nell’area brindisina la raccolta e trasformazione del cappero si effettua da alcune generazioni. 

Nell’opuscolo di ricette sulle conserve tradizionali “Madia ”, pubblicato dal mensile Realtà Nuove di Mola di Bari nel 1990, è riportato il procedimento (fig. 1).

Al dettaglio tradizionale, in negozi specializzati, ristorazione, distribuzione moderna e vendita diretta in azienda, in fiere e sagre.

Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 20 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

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Bibliografia