Cece nero
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Tradizionalmente nell’agro di Acquaviva delle Fonti, il Cece nero è seminato nel mese di gennaio ricorrendo a semine manuali effettuate su terreno ben lavorato. Il letto di semina è preventivamente preparato ricorrendo a fresature eseguite con zappatrici rotative semoventi (motozappe) su terreno in stato di tempera. La semina si realizza ponendo, in solchi profondi circa 6 cm, 2-3 semi ad una distanza di circa 30-40 cm e successivamente ricoprendoli. Per tutto il corso del ciclo colturale, e prima della completa copertura del terreno da parte della vegetazione, vengono condotte lavorazioni complementari di sarchiatura meccanica per il controllo delle malerbe.
In giugno-luglio, a seconda del decorso stagionale e, comunque, quando le piante sono completamente secche e prima della completa deiscenza dei baccelli, si procede alla raccolta delle piante, che vengono estirpate manualmente, accatastate in covoni e trasportate in luoghi riparati e asciutti.
Al raggiungimento di un soddisfacente grado di essiccazione della pianta, dei baccelli e del seme si procede alla fase della battitura. Questa operazione, eseguita manualmente e con delle pertiche nelle aie, consiste nello sbattimento delle piante del cece su teli. In tal modo si completa la deiscenza del baccello e la separazione del seme dalla pianta. Seguono le operazioni di vagliatura del seme, che sono anch’esse eseguite manualmente, utilizzando setacci a maglie opportune e sfruttando giornate particolarmente ventilate per agevolare le operazioni di mondatura.
I locali dove avvengono le operazioni necessarie ad ottenere il prodotto finito generalmente sono in muratura, ben aerati, asciutti e mantenuti puliti per garantire la salubrità degli ambienti di lavoro e del prodotto finito.
- Il 'Cece nero' è stato inserito tra i presidi Slow Food pugliesi della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus;
- Sito internet dedicato al ‘Cece nero della murgia carsica’.