Chêpe de murte
Cavolo rapa, testa di morto, verrùch.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Il cavolo rapa è citato nel libro “Le ricette regionali italiane” (Della Salda, 1967), a pagina 876: «In tutta la regione pugliese la produzione di verdure è una delle più cospicue, sia per abbondanza che per la qualità: cime di rape, cardi, coste, zucchine, melanzane, verrùch (cavolo rapa, NdR), lampasciuoli e tante altre varietà […]».
Su “U sgranatorie de le barise” (Giovine, 1968) è riportata la ricetta “Verrùch in insalata” (fig. 1).
Sada, nel libro “La cucina pugliese in oltre 400 ricette” (1994), dedica un’intera sezione al “sopratavola” (fig. 2), che comprende anche “cape di morte”: «Prima del “dessert” o “disservita”, l’antica “desserta” dei Francesi, i Pugliesi amano soddisfare la gola o un residuo appetito con il post-pasto e i ritocchini. È un retaggio della Magna Grecia, ma erano in uso presso i Romani che concludevano le secunde mensae con la lattuga, consigliata dai medici come quella che contribuiva a dissipare i fumi del vino. […] In primavera si possono trangugiare i legumi novelli. Non disdegnate di lacerare con i denti le coste dei morbidi, anaciati finocchi; la pastinaca, dalle radici zuccherine e aromatiche; lo stocco del cavolo gongiloide (che i baresi chiamano cape di morte, per la forma simile ad un cranio); il carosello bastardo; i cetrioli; le succose e fresche foglie di lattuga; i ravanelli pepati».
Allo stesso modo viene riferito nel mensile locale “U Corrìire de BBàre” di dicembre 2011 parlando di ‘sopratavola’ (fig. 3).
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
- Il ‘Cavolo Rapa’ è tra i prodotti tipici del territorio promossi nel mercato di AGRIcultura, Associazione di Promozione Sociale di Sammichele di Bari;
- Il ‘Cavolo Rapa’ su Wikipedia.