Cipolla di Zapponeta

Fonte immagine: tasteatlas.com.Fonte immagine: tasteatlas.com.

La ‘Cipolla di Zapponeta’ (Allium cepa L.) rappresenta, in ordine d'importanza, la seconda coltura degli arenili, vicina della ‘Cipolla bianca di Margherita’ ("Cipodd di salen", Cipolla delle saline) oggi prodotto IGP.

Viene ottenuta da popolazioni locali, provenienti probabilmente dalla cv. ‘Bianca di Barletta’, che vengono indicate con nomi che ricordano il periodo di raccolta: ‘Marzaiola’, ‘Maggiaiola’ o ‘Maggiatica’, ‘Giugnese’, ‘Lugliatica’, ‘Agostana’. Il bulbo è di colore bianco avorio, subsferico nelle popolazioni precoci e tendenzialmente globoso nella ‘Giugnese’ e ‘Lugliatica’. Il peso medio varia da 110, 170 e 215 g rispettivamente per la ‘Maggiaiola’, ‘Giugnese’ e ‘Lugliatica’. Possiede un elevato contenuto di zuccheri e un basso livello di acido piruvico (precursore dei composti che causano la ben nota lacrimazione durante il taglio del bulbo stesso). Viene venduta in sacchetti di peso variabile da 5 a 20 kg o in vassoi di plastica ricoperte di pellicola trasparente, nel caso di consegna alla GDO. In entrambi i casi il prodotto viene etichettato secondo le norme vigenti. Il consumo può avvenire allo stadio crudo o cotto.


I semi di popolazioni locali selezionate e riprodotte dagli agricoltori vengono seminati durante il periodo agosto-settembre in appositi semenzai in pien’aria larghi 100-150 cm e di lunghezza variabile. Il trapianto ha luogo da novembre a febbraio e viene eseguito a mano con una densità che può superare 50 piante/m2. Le operazioni colturali consistono nella preparazione del terreno, concimazione organica e minerale, lotta alle infestanti, trattamenti antiparassitari e interventi irrigui. La raccolta viene effettuata a mano, estirpando le cipolle una per una e deponendole in cassette di plastica o di legno. Il prodotto dopo la raccolta viene lavato, asciugato, sistemato in cassette e conservato in celle frigorifere. La produzione commerciabile varia da 40 t/ha per la ‘marzaiola’ a 75-80 t/ha per la ‘Giugnese’ e ‘Lugliatica’.
De Vita (2001) in “Zapponeta nei confini di torri e lidi” riporta un contratto di affitto di un terreno del 1727 in cui si coltivava la cipolla ricadente nella odierna Zapponeta. Nel Catasto Agrario del 1929, tra Margherita di Savoia e Manfredonia, in cui ricadeva l’odierno territorio di Zapponeta, risultavano coltivati a cipolla circa 130 ha.
Mercati all'ingrosso, mercati locali, vendita diretta presso aziende agricole.


Aspetti nutrizionali

Valore energetico: 26 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile

Bibliografia