Cucummaru di San Donato
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Il Cucummaru di San Donato (Cucumis melo L.) è un melone che viene consumato allo stato immaturo. Presenta forma allungata (è la più lunga tra le “meloncelle” reperite nel Salento), colore verde chiaro con screziature longitudinali più scure, che possono apparire in intensità variabile. Presenta una leggera peluria. La pianta è di buona produttività e la fruttificazione è precoce rispetto ad altre meloncelle locali. Il sapore di questo ortaggio è dolce e aromatico, lo si consuma crudo perlopiù in insalata.
La semina si effettua già a febbraio, le piante dal semenzaio vengono trasferite in pieno campo ad aprile e verso la fine di maggio si cominciano ad avere le prime produzioni. Le piante danno produzioni abbondanti. Il Cucummaru, una volta maturo, viene commercializzato fresco nelle prime ore successive alla raccolta. Si può conservare per alcuni giorni, dopodiché comincia a perdere le sue caratteristiche. Si consuma fresco, non cotto, perlopiù in rinfrescanti e gustose insalate, accompagnato da altri condimenti o soltanto con olio e sale.
De Blasi (1990) scrive: «Il soprannome di “Paese te li Cucummari”, S. Donato di Lecce se lo vede attribuire dai compratori di cucummari che ogni mattina all’alba venivano con i carretti da Lecce e da città più lontane, per comprare lo squisito cucummaro locale, primizia che soltanto gli ortolani del nostro paese sapevano coltivare e far maturare ai primissimi caldi primaverili, in un’epoca in cui le serre climatizzate attuali dovevano ancora essere inventate» (fig. 1). E ancora, in “Il paese dei cocomeri” (2004), scrive: «Fino al 1940, San Donato di Lecce fu rinomata per alcune sue particolari produzioni, agricole propriamente dette, o collegate all’agricoltura. Fra le produzioni agricole, la principale di esse, che ci fece conoscere nel circondario, a Lecce e in località più lontane della Calabria e della Lucania, ci fu quella dei “cucummari”. (…) Altri paesi li produssero, (…) ma giungevano sui mercati quando i cucumis flexuosus di San Donato vi erano già giunti da un pezzo. La piazza di San Donato, dalla fine di aprile a tutto maggio, si riempiva di contadini che portavano a vendere i loro cucummari, e di compratori che con i loro traini venivano a comprarli anche da paesi lontani» (fig. 2).
Al dettaglio nel comune di San Donato di Lecce.
- Fino a qualche anno fa, si teneva una Sagra dedicata a questo prodotto. Oggi non più, anche se un certo lavoro di recupero si sta avviando per conto del Museo della Civiltà Contadina e di agricoltori locali;
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità)” – BiodiverSO.
Aspetti nutrizionali
Valore energetico: 10 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile