Fagiolo dei Monti Dauni meridionali
Fasùl.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Il fagiolo (Phaseolus vulgaris L.) è una pianta autoctona con forme e dimensioni variabili nelle diverse tipologie locali. La lunghezza varia da 7 a 15 mm circa, passando dalle forme tondeggianti a quelle schiacciate, di colore bianco avorio.
È caratterizzato da un sapore gradevole, da elevata digeribilità e da facilità di cottura dovuta alla buccia sottile.
La semina ha luogo a mano o con mezzi meccanici, con 3-4 semi per buchetta, nel mese di maggio, a file distanti 40 cm e piante a 30-40 cm sulla fila.
Una consuetudine degli agricoltori locali è l’impiego di cariossidi di mais durante la semina in modo tale che il mais serva da tutore per la pianta del fagiolo. Il territorio prevalentemente silvo pastorale non rispondeva alla necessità di terra dei numerosi contadini, sicché per sopperire al fabbisogno, alle esigenze alimentari e alla sopravvivenza stessa, i contadini si protrassero nella coltivazione dei terreni adatti.
La coltivazione esclude l’impiego di concimi e agrofarmaci di sintesi e di acqua per l’irrigazione. La raccolta avviene ad agosto. I baccelli vengono raccolti a mano quando diventano secchi iniziando dalla base della pianta. Successivamente si essiccano all’aria e si sgranano. I semi così ottenuti si setacciano, si asciugano e si commercializzano in sacchi di juta. La produzione varia da 0,5 a 2,0 t/ha.
La superficie complessiva impiegata nella coltivazione del fagiolo è di 350 ha circa, ad un’altitudine superiore a 700 m sul livello del mare.
- La prima sagra per valorizzare il Fagiolo dei Monti Dauni è stata celebrata nel 1990, organizzata dalla Pro Loco di Faeto (FG);
- “Mercato della Terra” a Biccari (FG), nel quale sono promossi e commercializzati i prodotti d’eccellenza dei Monti Dauni, tra cui il ‘fagiolo dei Monti Dauni’;
- Progetto regionale “Recupero, caratterizzazione, salvaguardia e valorizzazione di leguminose e cereali da granella e foraggio in Puglia” – SaVeGraINPuglia (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”).