Fava Melonia
Fava Melonia del Tavoliere, Fava sanpaolese, A feva me'long, Fava iang.
Fonte immagine: Di Nunzio srl.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Prodotto alimentare gradito per la sua buccia sottile ideale per la cottura. Pianta alta in media 120 cm. Distinguibile per il baccello corto e spesso. All'interno del baccello sono presenti semi di colore chiaro, di calibro superiore rispetto alle altre varietà e con un numero ridotto di semi (3-4).
Viene seminata in autunno, come prevede il disciplinare, e raccolta in estate. Poi è pulita, confezionata e conservata a temperatura controllata in celle frigorifere con temperature da 6 a 8 °C. Il prodotto viene selezionato meccanicamente e in seguito confezionato in sacchi da 400 g, 5 e 25 kg.
Attestazioni storiche sulla coltivazione della fava nel territorio di San Paolo Civitate sono riportate nel libro "La fisica Appula" (Manicone, 1806) (fig. 1). Inoltre, nel testo "La Capitanata nelle luci e nelle ombre della sua storia economica e sociale" (Caroselli, 1982) è riportato che la fava era una delle principali colture della zona (fig. 2, 3).
Al dettaglio e commercio all’ingrosso, anche a livello nazionale e internazionale.
- L’attività di promozione della ‘fava melonia’ è curata in particolar modo dall’azienda agricola “Di Nunzio”, sita in S. Paolo di Civitate (FG), la quale ha registrato il marchio “Legumi del tavoliere di Puglia”, per favorire le attività di promozione sul territorio regionale e nazionale. La ‘fava melonia’ è stata promossa, inoltre, tramite la partecipazione dell’azienda al Tutto Food in Fiera di Milano (2017), e al Cibus di Parma (2017-2019).
Aspetti nutrizionali
Valore energetico: 314 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile