È una sorta di calzone, preparato con semola di grano duro, ripieno di cipolle sponsali, uvetta e alici sotto sale o sottolio, arrotolato a forma di spirale.
Ingredienti: farina di grano duro, lievito di birra o naturale, cipolle sponzali, uva sultanina, alici salate, pepe, sale, olio di oliva.
Procedimento: preparare l’impasto mescolando tutti gli ingredienti, quindi far lievitare per un’ora e/o fino al raddoppio in volume. Stendere l’impasto in una sfoglia di mezzo centimetro e condirla con le cipolle stufate, uva passa e le alici spezzettate; arrotolare la pasta su sé stessa ottenendo un cilindro che arrotolerete ancora a spirale su sé stesso. Disporre la focaccia così ottenuta in una teglia con l’olio e schiacciarla leggermente. Infornare per circa un’ora a 180 °C.
L’etimo più accreditato della voce “Rùcchələ” è da ritenersi discendente dal “deverbale roteare”.
Nel libro “Gravina e le sue tradizioni” (Mastrogiacomo, 1973) vengono spiegati piatti tradizionali della cultura gravinese. Viene nominata la focaccia di San Giuseppe, preparata e venduta in concomitanza con la festa del Santo.