Galletto di Sant'Oronzo
Iaddhruzzu te Santu Ronzu.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Si tratta di una specialità gastronomica antica, tradizionalmente consumata in occasione della festa di Sant’Oronzo, Patrono di Lecce, come riportato da diversi autori di libri di cucina salentina.
Le ragioni per cui il Santo viene onorato con la preparazione di questo piatto tipico risalirebbero ad un’antica leggenda secondo cui Publio, appartenente ad una nobile famiglia pagana che abitava vicino l’attuale San Pietro in Lama (LE), avrebbe incontrato la fede in età avanzata, oltre i 30 anni, grazie ad un emissario di San Paolo che si trovava in viaggio verso Roma e che si fermò in Salento per trovare dimora durante una tempesta. Publio lo salvò, lo accolse in casa e venne ribattezzato in Oronzo (che vuol dire “risorto”). Da questo momento, per Oronzo iniziarono peripezie e persecuzioni, fino alla nomina di vescovo. Secondo la tradizione, il Santo avrebbe celebrato la sua elezione sacrificando un gallo ai piedi di San Pietro, gesto dal grande valore simbolico poiché richiamava il “Rinnegamento di Pietro”, ossia l’episodio evangelico secondo cui, per ben tre volte, Pietro rigettò le accuse di essere un seguace di Gesù. L’uccisione del gallo, quindi, rappresenta la vittoria spirituale di San Pietro.
- “Festa patronale di Sant’Oronzo” a Lecce, ogni anno dal 24 al 26 agosto;
- Il ‘galletto di Sant’Oronzo’ tra i prodotti tipici del portale viaggiareinpuglia.it.