Grano dei morti
Cicc cuòtt.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Ingredienti: cariossidi di grano, cotto di fichi, frutta candita, cannella, chiodi di garofano, mandorle, gherigli di noce, cioccolato, melograno.
Preparazione: tenere a bagno per circa 3 giorni i chicchi di grano liberati dalla pula, avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno. Cuocere il grano in abbondante acqua fino all’apertura delle cariossidi, lavarlo varie volte e tenerlo ancora un po’ in acqua. Tostare le mandorle e tritarle assieme ai gherigli di noci. Togliere dall’acqua il grano un’ora prima di servirlo e condirlo con abbondante cotto di fichi, il trito di mandorle e noci, pezzetti di frutta candita, scaglie di cioccolato, cannella, chiodi di garofano e chicchi di melograno. Amalgamare bene il tutto e servirlo.
Questa preparazione discende dalla tradizione dei Cristiani di rito greco di consumare, nella ricorrenza dei Morti, il grano bollito benedetto durante la funzione religiosa; è stato poi, man mano arricchito di altri ingredienti che ne migliorano il gusto, ne accentuano altresì la valenza fortemente rituale e simbolica. È il caso dei chicchi di melograno, un frutto di origine fenicia, simbolo di rinascita e di vita che, dai tempi più antichi, era posto nelle tombe, accanto al grano, per assicurare al defunto il necessario nutrimento e, al tempo stesso, una speranza di resurrezione dopo la morte. Anche le noci erano care agli antichi che le definivano “le ghiande di Giove”, essendo indubbiamente le più gustose tra le ghiande di cui erano costretti a cibarsi in periodi di estrema carestia.
In Sada ritroviamo numerosi riferimenti bibliografici inerenti il ‘grano dei morti’.
- Sagra del grano cotto a Margherita di Savoia (BT);
- Ognissanti: la tradizione dei Cicci cott' (Gelormini, 2016);
- Puglia, il "grano dei morti" che celebra la rinascita (turismo.it, 2018);
- Il «grano dei morti» a tavola (canosaweb.it, 2019).