Lagane
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
L’esistenza di un tipo di preparazione abbastanza simile all’odierna sfoglia è attestata già nella Grecia del primo millennio a.C., dove con il termine “làganon” si indicavano delle sfoglie di pasta larghe e piatte, tagliate a strisce.
Nel 35 a.C., il poeta latino Orazio così descrive nelle “satire” la propria cena: «(…) quindi me ne torno a casa alla mia scodella di porri, ceci e lagane».
Le lagane si sono diffuse nel corso dei secoli in tutto il territorio dell’impero romano, anche se la diversità di materie prime, da luogo a luogo, portò varianti nella loro composizione. La semola di grano duro con la quale la pasta veniva comunemente preparata nel meridione (i romani importavano il grano dall’Egitto e dalla Sicilia), era infatti raramente reperibile nelle regioni del Centro-Nord, a causa del clima più umido e freddo, favorevole alla coltivazione del grano tenero. Ancora oggi, nel settentrione d’Italia, la cultura della pasta si caratterizza per il maggior utilizzo di grano tenero.
Testimonianze legate alla tradizionalità delle lagane in Puglia sono presenti in numerosi libri di autori pugliesi come, ad esempio, Luigi Sada.
- Articoli e ricette sul web come, ad esempio “Lagane al pangrattato fritto, antico piatto della tradizione pugliese” (puglia.com) oppure le ‘lagane’ sul sito pugliaandculture.com.