Liquore di Melograno
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Nell'iconografia, il frutto del melagrano fa le sue prime apparizioni nel IV millennio a.C. in Mesopotamia. Per il colore dei numerosi semi, di un rosso traslucido brillante, racchiusi in un involucro robusto, il frutto ha colpito l'immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura; questa conclusione è ripresa da molte culture come quella ebraica, greca, babilonese, araba e cristiana.
Il melagrano è presente nella decorazione religiosa cristiana, soprattutto per gli abiti e paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose, oltre che in scultura e architettura (per esempio sui capitelli medievali). Nel Medioevo, la Vergine Maria era raffigurata con un frutto di melograno fra le mani, come ad esempio la statua di pietra della Madonna della Melagrana del Museo diocesano di Lucera (FG), databile alla seconda metà del XIV secolo.
Il ‘liquore di melograno’ è legato alla tradizione foggiana. La tradizionalità è assicurata dalla costanza del metodo di produzione adottato da un tempo superiore a quello previsto dalla normativa.
- Il ‘liquore di melograno’, alla pari di numerosi infusi della tradizionale regionale pugliese, è sovente presente in sagre e fiere di paese, come accompagnamento alle pietanze principali o digestivo;
- Numerose sono le iniziative di promozione inerenti al frutto da cui deriva il liquore, la ‘Melagrana’. Ad esempio, nella puntata del 13 giugno 2020 di Ricette all’italiana, su rete 4, è stato mandato in onda un servizio riguardante un’importante coltivazione di melograno a Castellaneta (TA);
- La ‘Melagrana’ su Wikipedia;
- Il ‘Melograno’ sul portale di promozione della Puglia, puglia.com.