Meloncella tonda di Galatina
Pupuneddra tonda di Galatina
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Vanna nel suo “Galatina” (1845) descrive l’agricoltura dell’ubertosa Galatina, famosa ancora oggi nel circondario per la fertilità e la produttività delle sue campagne, con queste parole: «I prodotti degli orti sono abbondantissimi e di buona qualità; cosicché Galatina può dirsi che provveda circa venti Comuni limitrofi di ottime verdure. Gli ortolani sono espertissimi e non secondi ad alcuni per l’industria e coltivazione degli ortaggi; cosicché gli altri Comuni si servono di essi per tali lavori (…). La coltivazione de’ melloni è abbondantissima nel territorio di Galatina, piantandosene centinaja di tomolate, di moggia nove ognuna; e tanta è la vendita che si fa di tale frutto, che i contadini pagano di affitto per ogni moggio anche grana ottanta per fare soltanto tale piantagione per un solo anno (…). Si provvedono di tal frutto molti paesi vicini; e si espongono al mercato sino a tutto gennajo, conservandosi quasi per tutto l’anno le meloncelle, che si hanno dalle stesse piante di mellone, per alleggerire la pianta e far ingrossare i due o tre melloni che si lasciano per la maturazione» (fig. 1, 2).
Le fonti orali sono concordi nell’identificare la ‘Meloncella tonda’ come un ecotipo specifico di Galatina, prediletto sia nella produzione che nel consumo in questo comune. Al di fuori di Galatina, la ‘Meloncella tonda’ è perlopiù sconosciuta.
Galatina vanta una rinomatissima tradizione agricola, in particolare nella produzione di ortaggi che gareggiavano in dimensioni e qualità con tutta la provincia.
In figura 3 si riporta una tavola del Museo Orazio Comes di Portici (NA), risalente all’inizio del ‘900, che raffigura la varietà ‘Tonda di meloncella’. Questa tavola, come le altre dello stesso Museo, dimostra ciò che era coltivato nel Regno di Napoli.
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
- Dai semi al cibo: Racconti e foto di biodiversità e di erbe spontanee del Salento.