Ortica
Ortica comune, ortica minore, ortica a campanelli, ortica membranosa, a rogne, ardìca, ardìcula, urdica, urdicula, ponge ponge, ogherida, vurdìcula, aggigghje. In particolare:
- U. dioica: ortica maschia, ortica dalle foglie lunghe, urtica, orticone, canape della Svezia, vendetta della suocera, ortica garganella, rittica, erba brucia.
- U. urens: ortica piccola, ortica pungentissima.
- U. pilulifera: ortica mascolina.
- U. membranacea: ortica a foglie grandi.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
L'ortica (Urtica dioica L.) è una pianta erbacea perenne dioica; è la più conosciuta e diffusa del genere Urtica. Si trova di solito nei terreni incolti, predilige luoghi umidi, ricchi di azoto e ombreggiati, come le radure dei boschi, i bordi dei corsi d’acqua, attorno alle rovine di abitazioni.
La pianta è nota ed utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà medicinali e per la preparazione di pietanze. I germogli e le foglie ancora tenere si raccolgono in primavera, prima della fioritura.
È una fonte di ferro e vitamina C.
L’intera pianta è ricoperta da peli urticanti che, quando si rompono, rilasciano un fluido che causa bruciore e prurito, ma una volta cotte, le foglie diventano morbidissime e si possono utilizzare come gli spinaci in moltissime preparazioni. In Puglia l’ortica viene denominata anche “A rogne”, a causa della sua natura infestante e urticante. È in uso ancora oggi l’utilizzo delle parti più tenere della pianta per realizzare zuppe e minestre tipiche e, in combinazione con altre piante spontanee come borragine , grespini e cicorie selvatiche , per la preparazione del piatto tipico “Foggj ammìskë”.
Una descrizione dell’ortica pugliese compare nel “Vocabolario botanico martinese” (Selvaggi, 1950) (fig. 1).
Una preparazione tradizionale a base di ortiche viene presentata da Luigi Sada in “Cucina pugliese alla poverella” (1991) (fig. 2).
Altri riferimenti a dati ed informazioni inerenti usi e costumi, nonché le caratteristiche nutrizionali e l’impiego gastronomico dell’ortica li ritroviamo inoltre in Sada (1994) (fig. 3) e nel mensile locale Realtà Nuove di Mola di Bari (1995), all’interno della guida al riconoscimento e ricette delle piante spontanee della flora molese: “I fogghie de fore” (fig. 4).
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità)”;
- ‘Ortica’ tra i piatti e prodotti tipici del Comune di Orsara di Puglia (FG).