Paposcia
Pizza a vamp, pizza schett.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Gli ingredienti sono farina tipo 00, acqua, sale, olio extravergine d’oliva e la “crescenza” (lievito naturale). Quest’ultima risulta una componente essenziale nella lavorazione della pasta in quanto le conferisce la caratteristica morbidezza.
Dopo aver amalgamato tutti gli ingredienti, si lascia lievitare la pasta per due ore. Segue la cottura in forno a legna di faggio, a fuoco vivo, per circa quattro minuti. Sfornare e farcire a piacere.
Da sempre il pane ha rappresentato l’alimento principale degli abitanti di Vico del Gargano. Secondo quanto riporta la tradizione, la ‘Paposcia’ venne realizzata per caso, in quanto inizialmente servì per verificare che la temperatura del forno fosse ottimale per ospitare il pane. Dopo aver tolto l’impasto usato per realizzare le pagnotte, quello che restava attaccato alla madia veniva raccolto ed allungato fino a raggiungere i 20-30 cm. Tale impasto, infarinato e infornato poco prima delle pagnotte, restava in forno solo pochi minuti. Se la ‘Paposcia’ teneva bene la cottura significava che anche le pagnotte sarebbero state ottime.
La tradizionalità della ‘Paposcia’ è attesta in numerosi testi come, ad esempio, “Relazione d’Apprezzo” (Scaramuzzo, 1987), “La cucina garganica” (Arbusti, 1988) e “Ricordi di Vico del Gargano” (Biscotti, 1998).
- Club della ‘Paposcia’, fondato nel 1996 a Vico del Gargano. Oggi diventato bar-pizzeria;
- La ‘Paposcia’ in portali tematici territoriali come, ad esempio, destinazionegargano.it;
- La ‘Paposcia’ sul sito internet dell’Ente Nazionale Parco del Gargano;
- La 'Paposcia' sul portale di promozione della Puglia, puglia.com.