Patata Bisestile
Sveltina.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Nella metà del secolo scorso la patata bisestile veniva indicata nel “Manuale pratico di orticoltura moderna” (Baldrati, 1957) nei seguenti termini: «Il raccolto si farà gradualmente, quando i tuberi avranno raggiunto le dimensioni modeste che il mercato riconosce, coi nomi di patate bisestili e patate sveltine. Merita di essere rilevato, che le patate che abbiamo chiamate bisestili o sveltine, per il loro sapore gradevole dolce, anche negli usi quotidiani alimentari, riescono più saporite. I produttori, di questo fatto consapevoli, mandano ai mercati locali quotidiani, patate di piccola mole, come quelle estratte dal terreno quando erano assai dolci. È questa una conoscenza genericamente acquisita, onde le vendite ai mercati quotidiani offrono ora, non già le voluminose patate che hanno compiuto il loro massimo possibile accrescimento, ma le altre che chiamammo bisestili o sveltine e che sono più saporose e gradite» (fig. 1).
La coltura bisestile della patata è inoltre riportata nel libro “Orticoltura in terra di Bari” (Panerai, 1961) (fig. 2).
- La ‘patata bisestile’ in un articolo del blog Amici dell’Orto (Passalacqua, 2011);
- La coltivazione extra stagionale della ‘patata bisestile’ è stata trattata nel capitolo di Giovanni Mauromicale nel volume “La patata” (a cura di: Frusciante e Roversi, 2014), pubblicato sul portale colturaecolture.it;
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”).