Pitilla
Pirilla, simeddhra, brocula, frizzulu.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Focaccia contadina, originaria della zona sudorientale del Salento, a base di farina di grano duro e dal gusto molto particolare e caratteristico. Si presenta come una specie di schiacciata di forma circolare, piuttosto bassa e solitamente del diametro di 30 cm circa. Da consumarsi preferibilmente ancora calda, sia al naturale che farcita (con ricotta forte, acciughe ed innaffiata con olio extravergine di oliva).
Vi è anche una versione che prevede l’aggiunta di olive della cultivar ‘Cellina di Nardò’ nell’impasto. La ‘pitilla’ viene cotta in forno a legna, prelevando man mano il morbido impasto direttamente dal vaso in cui è stato lavorato.
La 'pitilla' è storicamente legata al panificio della famiglia Cavilla e dei suoi eredi (1800-1980) in località Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce; dal 1990 l’attività si sviluppa presso il panificio “Caroppo”.
A testimonianza della tradizionalità e storicità del prodotto si segnala la citazione della ‘pitilla’ sul “Vocabolario dei Dialetti Salentini” (Rohlfs, 1976).
- “Sagra della Pirilla” ad Ortelle (LE), che ricorre nella seconda decade di agosto;
- “Festa della Pitilla” a Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce (LE), che ricorre nella seconda metà di agosto;
- La ‘pirilla’ su Wikipedia.