Purceddhruzzi
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- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Si pone la farina a fontana sulla spianatoia, si versa al centro olio d’oliva, sale e vino bianco secco intiepidito. Si amalgama bene il tutto sino a che risulti una pasta compatta; si raccoglie a palla, si avvolge in un panno dove si farà riposare per un paio di ore. Quindi si infarina leggermente la spianatoia, vi si pone sopra l’impasto, si lavora diligentemente, si ricavano dei cordoni di pasta di 1 cm di diametro, si tagliano in cilindretti di circa 2 cm di lunghezza che si passano su apposita tavoletta scanalata (oppure sui rebbi di una forchetta o qualunque altro oggetto capace di imprimere una zigrinatura).
Si friggono in olio fino a che risultano ben dorati e croccanti; quindi sono riposti su carta assorbente.
Si immergono, infine, man mano nel miele scaldato a bagnomaria, si ritirano con l’aiuto di una cazzuola, si dispongono in terrine e si guarniscono con confettini colorati, pinoli, mandorle spellate e cannella in polvere.
È un prodotto di antichissima origine; già ai tempi dei Romani venivano comunemente consumati dei piatti di pasta fritta condita con miele e spezie. Piatti simili sono stati comunemente consumati sino a qualche secolo addietro.
Con l’evoluzione del gusto avvenuta negli ultimi due secoli, questo piatto è uscito dall’uso corrente per divenire un dolce ad uso del popolino e, siccome le fasce più popolari potevano mangiare il dolce solo a Natale, i ‘purceddhruzzi’ sono divenuti gradatamente quasi un dolce devozionale, legato quasi esclusivamente alla tradizione natalizia. Come tale, è infatti accreditato da tutti i libri di cucina salentina; tra questi il libro “Puglia, dalla terra alla tavola” (AA.VV., 1979).
- Nel 2007 è stato registrato il marchio collettivo “Dolce in Salento” che, tra gli altri dolci leccesi, comprende anche i ‘purcheddhruzzi’. Promosso dall’associazione Pasticceri Salentini di Confartigianato Lecce, il marchio garantisce l’utilizzo degli ingredienti “giusti” nella preparazione di prodotti artigianali tipici che si tramandano di generazione in generazione;
- I ‘purcheddhruzzi’ su Wikipedia;
- I ‘purcheddhruzzi’ sul portale di promozione della Puglia, puglia.com.