Scarcelle
Scarcedda, corrucolo, scarcedd.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
La forma originaria di questo dolce è quella a ruota; infatti, il termine “scarcella” si traduce letteralmente in ciambella.
La ‘scarcella’ ha forti significati simbolici tra cui quello della nascita di una vita rappresentata dalle uova che sono usate per decorarlo. La forma rotonda del dolce affonda le sue radici in un passato molto remoto; si ritiene che tale forma abbia attinenza con la fortuna. Secondo la tradizione, il dolce simboleggia anche la liberazione dal peccato originale; infatti, per mangiare la ‘scarcella’, le uova vanno appunto “scarcerate” dall’intreccio di pasta che le tiene ferme.
Viene preparata durante la Settimana Santa o quella precedente; è un dolce il cui profumo pervadeva e pervade le case e le strade durante la settimana di Pasqua. Per celebrare al meglio questo importante evento religioso, poi, esiste anche una speciale filastrocca popolare dialettale, che aiuta a comprendere la natura più autentica del dolce:
«Pasque, Pasque, viine cherrenne.
Le peceninne vonne chiangenne.
Vonne chiangenne che ttutte u core:
Scarcedde che ll’ove, scarcedde che ll’ove!»
(Pasqua, Pasqua, vieni presto. I bambini vanno implorando di tutto cuore: scarcelle con l’uovo, scarcelle con l’uovo!).
- “Sagra della scarcella e dei dolci pasquali” celebrata in passato, per più di 20 edizioni, nel comune di Statte (TA);
- La ‘scarcella’ su Wikipedia;
- La ‘scarcella’ sul portale tematico di promozione della Puglia, puglia.com.