Sgagliozze
Frittelle di polenta, Polenta fritta.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
A Bari uno degli spuntini preferiti dei residenti della città vecchia (Bari vecchia) è costituito dalle sgagliozze, ovvero parallelepipedi di polenta fritta. Le sgagliozze venivano originariamente vendute dopo la messa fuori della Cattedrale di San Nicola il 6 dicembre, giorno del santo patrono della città. Oggi a Bari Vecchia e in altre zone “popolari” della città ci sono ancora alcune simpatiche signore che vendono questa polenta calda, fragrante e croccante per le strade.
Le sgagliozze, con la traduzione in italiano in “Frittelle di polenta”, vengono descritte da Panza nel libro "Le checine de nononne" (1982): «Metti a bollire dell'acqua già salata in una casseruola; nel bollore lascia cadere, lentamente, da una mano chiusa a pugno, la farina di granturco rimestando continuamente con un cucchiaio di legno per evitare che si formino grumi. Quando la farina si sarà ben amalgamata in una densa polenta, versa il composto sulla spianatoia e la distendi dello spessore di circa 1/2 centimetro; taglia, poi, tanti quadratini di circa una decina di centimetri di lato e friggi in olio bollente. Appena fritti, da un lato e dall'altro, li fai sgocciolare, li sali e mangiali ancora caldi.» (fig. 1).
Nel mensile locale “U Corrìire de BBàre” di gennaio 2010 viene riportata la ricetta (fig. 2). Sullo stesso periodico, sul numero di gennaio 2012, viene riportato un articolo del 1989 sulle tradizioni legate a Sant’Antonio abate (fig. 3).
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
- Le 'sgagliozze baresi' sul portale di promozione della Puglia, puglia.com;
- Ricetta e tradizione delle sgagliozze, raccontate da una signora di 78 anni di Bari Vecchia, che le prepara da quando aveva solamente 12 anni (2009).