Soppressata dell'Appennino Dauno
Supressate.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
La carne di suino riveniente dai tagli di lombata, spalla e prosciutto, viene accuratamente privata dei nervi e mondata. Successivamente, la selezione di carne viene tritata a grana molto grossa, quasi come se fosse tagliata a punta di coltello. La carne così lavorata viene impastata e condita con sale, pepe in grani, peperoncino piccante e altre spezie. L’impasto viene insaccato in budello naturale e legato in modo da imprimere la dimensione desiderata. Le soppressate così ottenute si pongono sotto assi di legno massello al fine di conferire all’insaccato la classica forma schiacciata. Vengono, infine, sottoposte ad essiccazione in ambienti asciutti ed arieggiati per circa 30-45 giorni.
Una volta essiccata, la soppressata può essere conservata in barattoli sotto strutto di maiale o in olio extravergine di oliva.
- La soppressata dell’Appennino Dauno, insieme alla salsiccia tradizionale della zona, è promossa e valorizzata in occasione della “Sagra del Maiale” (giunta alla 39^ edizione nel febbraio 2020) e della “Sagra del Prosciutto di Faeto (ffet’ d’ lu cajunn’)”, giunta a alla sua 60^ edizione nel 2021, che si svolgono presso l’omonimo comune di Faeto (FG);
- La ‘soppressata dell’Appennino Dauno’ tra le specialità enogastronomiche del comune di Bovino (FG);
- La ‘soppressata dell’Appennino Dauno’ sul portale dedicato pugliandculture.com.