Farrata di Manfredonia
A farréte.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
È un rustico di forma rotonda, fatto con sottili strati di pasta dal diametro di circa 10 cm e spessore di 6-7 cm, con ripieno di ricotta. Il suo nome deriva dal farro dato che un tempo questa pietanza veniva preparata utilizzando il farro, successivamente sostituito dal frumento.
Si prepara un impasto, con farina tipo 00, acqua e sale grosso, dal quale si ricavano delle sfoglie, molto sottili, dalla forma rotonda; tra due di esse si introduce la farcitura a base di ricotta fresca di pecora, cariossidi di frumento lessate, menta, maggiorana, pepe e sale. Chiuse le due sfoglie a mo’ di calzone, si cosparge sulla parte superiore dell’uovo sbattuto. Si procede con la cottura in forno per circa 20 minuti a circa 180 °C.
L'origine del piatto viene tradizionalmente fatta risalire al periodo romano: presso le famiglie nobili, infatti, i riti matrimoniali venivano celebrati spezzando e offrendo agli sposi una focaccia di farro. La cerimonia era detta confarreatio e consacrava l'unione. Oggi la farrata viene consumata a Manfredonia soprattutto nel periodo di carnevale, ma è reperibile con facilità nell'area durante tutto l'anno.
Al dettaglio tradizionale e in negozi specializzati
- La 'farrata di Manfredonia' sul portale di promozione della Puglia, puglia.com;
- La Farrata (a farrète) (Rinaldi, 2018);
- La Farrata: rustico tipico della tradizione manfredoniana (Associazione Dauniatur, 2021).
Aspetti nutrizionali
Valore energetico: 250 kcal
Valori in grammi (g) per 100 g di parte edibile