Cetriolo mezzo lungo di Polignano
Liscio di Polignano, Cetriolo di Polignano.
- Descrizione sintetica del prodotto
- Processo produttivo
- Storie e tradizione
- Tipologia di commercializzazione
- Iniziative di promozione
Nell’avvicendamento il cetriolo precede o segue le tipiche colture orticole invernali quali cavolfiore, finocchio, lattuga, sedano. Nelle colture di serra può seguire una coltura tardiva di pomodoro o, in secondo raccolto, una coltura precoce di pomodoro, melanzana, peperone.
Per il ciclo estivo di pieno campo si adotta quasi ovunque il metodo della semina diretta, data l’elevata germinabilità della specie e le ottime condizioni climatiche che si riscontrano in tale periodo. Mentre per le colture in serra si ricorre alla tecnica del trapianto.
L’impianto può essere realizzato a fila singola o binata. In entrambe le soluzioni si mira a raggiungere una densità intorno alle 2 piante/m2.
I migliori risultati sono ottenibili allevando le piante a stelo unico.
Fino a 40 anni fa, quando si utilizzavano molte varietà locali, prima di consumarlo, il cetriolo veniva tagliato alle due estremità per produrre, attraverso lo strofinamento su ogni estremità della parte separata, abbondante schiuma, in seguito a ripetuti movimenti circolari. Alcuni, prima dello strofinamento, immergevano le estremità tagliate del cetriolo nel sale, altri ancora tagliavano il cetriolo a fette, lo cospargevano di sale e dopo un’oretta lo sciacquavano per allontanare l’amaro.
Lo strofinamento sulle parti tagliate del cetriolo produce una tipica schiuma bianca che si riteneva riuscisse ad eliminare la sostanza amara presente nel frutto.
Ciò avviene anche per il cetriolo ‘Mezzo lungo di Polignano’ (o ‘Liscio di Polignano’). In alcune persone il frutto risulta indigesto e ciò potrebbe essere legato ad un gruppo di sostanze biologicamente attive, le cucurbitacine, che hanno un sapore amaro e si formano in seguito a stress indotti da parassiti o da condizioni ambientali avverse.
Notizie e studi inerenti al ‘Mezzo lungo di Polignano’ li troviamo in numerose pubblicazioni, tra cui il capitolo “Cetriolo”, scritto dal prof. Dellacecca, nel libro “Orticoltura” (Bianco e Pimpini, 1990) (fig. 1). Dello stesso autore si segnala inoltre la pubblicazione “Prova di confronto tra ‘carosello’ e cultivar di cetriolo allevate in serra” (Dellacecca e Mancini, 1978), pubblicato sul mensile Colture Protette (fig. 2, 3, 4).
- Progetto regionale “Biodiversità delle specie orticole della Puglia” - BiodiverSO (PSR Puglia 2007-2013 - Misura 214/4 sub-azione “Progetti integrati per la biodiversità”);
- Come bio vuole (Renna e Santamaria, 2021), nell’ambito del progetto regionale Puglia Partecipa “La Compagnia del Carosello” (L.R. 28/2017).